Negli anni venti, Emilio Stramaglia avviò una bottega di fabbro ferraio e maniscalco. Dal ferrare cavalli e realizzare cerchioni per traini, col tempo decise di dedicarsi alle macchine per la sgusciatura delle mandorle: nel 1932 ottenne dall’Ufficio Brevetti di Roma il brevetto n° 96131954.

Nello stesso anno, su progetto dell’Ing. Barbone e insieme ad altri falegnami del paese, contribuì a realizzare il carro trionfale per i festeggiamenti della Madonna di Butterito, che è tutt’oggi utilizzato durante la Festa Patronale nel mese di ottobre.

Dopo la sua morte, fu il figlio Giuseppe a continuare l’attività paterna, realizzando innumerevoli successi: costruì e brevettò macchine idonee sia alla sgusciatura che alla pelatura di mandorle, noccioli di albicocca, nocelle e pistacchio, portando la sua attività non solo in Europa, ma anche in Africa e America.
Nel 1982 ricevette il titolo di Cavaliere del Lavoro rilasciato dal Presidente Pertini e dal Senatore Spadolini.

Negli anni l'offerta è stata ampliata anche con macchinari per l'industria olearia, supportando importanti realtà locali.

L'attività è stata successivamente portata avanti dalla figlia Laura e dal genero Vincenzo e continua a essere leader nel settore guidata dal nipote Antonio Cristian.